Il Parco Nazionale d’Abruzzo fu istituito con Regio Decreto n. 257 del 2 Gennaio 1923.
Oggi comprende un territorio di 44.000 ettari, 22 comuni delle province di L’Aquila, Frosinone e Isernia.Conformato da innumerevoli valli e da tre massicci montuosi la cui altitudine supera i 2.000 metri di quota (Monte Petroso 2.249 m, Monte Marsicano 2.245 m, Monte Greco 2285 m e Monte Meta 2242 m), il territorio del parco è fortemente caratterizzato dai passati fenomeni del glacialismo e dal carsismo.
L’intera area protetta è attraversata dall’ alto corso del fiume Sangro che proprio qui ha le sue sorgenti. All’interno del Parco o nelle adiacenze troviamo alcuni interessanti laghi naturali come il lago Vivo, il lago Pantaniello e il lago di Scanno, nonché i bacini artificiali di Barrea e della Montagna Spaccata.
La gestione è affidata all’Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo che nel 1980 ha avviato il progetto di "zonazione", cioè la ripartizione in zone dell’intero territorio, stabilendo vincoli di protezione diversa a seconda delle aree. Attualmente il Parco è diviso in 4 zone: Riserva integrale, Riserva generale, Zona di Protezione e Zona di Sviluppo.
Nel territorio del Parco sono presenti orsi, camosci, lupi, cervi e caprioli
Il simbolo del Parco è l’orso bruno marsicano,fino a qualche tempo fa specie in via di estinzione; grazie alla puntuale azione di salvaguardia operata dall’Ente Parco, oggi il pericolo sembra allontanato; sono infatti circa 80 gli esemplari che vivono nell’area e nei massicci vicini .
L’ Operazione Camoscio ha permesso il ritorno dell’erbivoro sulla Majella e sul Gran Sasso.
I lupi presenti nel Parco sono almeno 40: ad essi è stato dedicato, grazie all’Operazione San Francesco, un centro di visite ed è stata strutturata un’ apposita area faunistica.
Oltre a quelle citate, le specie di mammiferi che vivono in quest’ area protetta sono circa 40, fra le quali si ricordano il gatto selvatico, la martora, la lontra, il tasso, la puzzola, il cinghiale, lo scoiattolo e l’ arvicola delle nevi.
Più di 300 sono invece le specie di uccelli: tra i rapaci diurni troviamo l’ aquila reale, il falco pellegrino e l’ astore; tra i notturni l’ allocco, il gufo comune e il gufo reale.
Le valli, solcate dalle acque dei fiumi, sono ricche di vegetazione ripariale con pioppi, salici, ontani; risalendo di quota troviamo le specie tipiche delle foreste montane appenniniche, tra cui predomina il faggio, al quale si mescolano esemplari di acero montano, nocciolo, melo selvatico e ciliegio selvatico.
In primavera il Parco si riveste di colori, con la fioritura di genziane, genzianelle, viole, peonie, nontiscordardimé.....; fiore all’occhiello del Parco è la scarpetta di Venere, la più grande orchidea selvatica italiana.
E’ possibile visitare il Parco in tutte le stagioni dell’ anno con visite guidate.
INFORMAZIONI:
Direzione del Parco (centro visita), Pescasseroli – 0863/910715
Azienda di Soggiorno, Scanno – 0864/74317
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